Le operazioni relative all'azione A5 sono state eseguite con campionamenti diretti nel bosco, creando 22 aree di saggio circolari. Questo per raccogliere dati utili a studiare le condizioni attuali ed evolutive del bosco. In ogni area di saggio sono stati rilevati anche i dati dendrometrici delle piante adulte e l'indice di rinnovazione.

L'indagine ha confermato la presenza di due diverse sotto-formazioni nel Bosco di Palo Laziale. Una "foresta mediterranea alta" dominata da Quercus cerris, Q. pubescens, Q. ilex, Fraxinus oxycarpa. Questi alberi hanno altezze variabili (tra 10 e 15 m) ed età stimate variabili da 20 a 80 anni (diametri tra 10 e 55 cm). Rispetto all'indagine effettuata nel 2008, si osserva ora una diminuzione della frequenza nelle principali classi rappresentate a causa del deperimento del bosco ma, fortunatamente, anche un aumento dalle classi inferiori da 5 cm a 15 cm. Il bosco caratterizzato da "foresta mediterranea bassa" è rimasto del tutto invariato rispetto alla situazione precedente. Si nota solo un leggero aumento delle dimensioni degli alberi e una dominanza abbastanza esclusiva di Phyllirea spp. (Phyllirea angustifolia) con scarsa rinnovazione degli alberi a causa dell'eccessivo ombreggiamento. Nella fascia matrice (habitat 5230*) prevale ancora la presenza di alloro (Laurus nobilis).

L'ecosistema forestale è in ripresa (si vedano le immagini sottostanti). L'analisi dei dati mostra un'importante rinnovazione del bosco, come dimostra il significativo aumento dell'indice di rinnovazione. Rispetto al precedente rilevamento, è passato da 106,45 cm a 220 cm. Si registra anche un aumento della biodiversità dovuto alla mancanza di selezione artificiale dell'uomo. Si prevede che il processo continui così, con un'affermazione delle specie di quercia originarie (Q. cerris, Q.ilex, Q.pubescens) ma anche del frassino (Fraxinus oxycarpa).

Renovation of oak trees. 

Renovation of ash trees.